AGOSTO IN PARITA’

………ssì, ci siamo messi in regola!

Dovevamo farlo, perché occorre essere sempre vicini alle notizie e la testata insegue la scadenza mensile il tempo, quando spesso le notizie quasi in cronaca,“just time”, o le informazioni correnti devono avvicinare subito il lettore.

E’ stato un po’ faticoso metterci in ordine, ma forse il rallentamento estivo ci è venuto incontro.

Questo settembre riprenderà puntualità e, speriamo, riusciremo ogni tanto ad essere persino anticipatori: ormai la rincorsa l’abbiamo presa e….chi ci fermerà?, faremo il sorpasso del tempo?

Per ora indaghiamo sugli scampoli che restano dai cosmici bagagli dei miliardi di media che troviamo per strada e cercheremo di spulciarli all’osso.

Ci stiamo provando.

Le rubriche, che forse sarebbe meglio chiamarle “stanze”, si stanno riempendo sempre più.

Entriamo.

Cominciamo subito dall’ultima, PALLONETTO, così chiamata perché c’è analogia fra quei vicoli di Pizzofalcone che si trovano sul versante del quartiere S. Ferdinando, che poi scende addirittura verso il Maschio Angioino!, dove fin dal 1200 gli scugnizzi di allora si cimentavano con un gioco dove la palla era costituita da rotoli di pezze intrecciate.

Un gioco che, forse con fantasia, oggi può essere associato al gioco del calcio odierno.

E, per l’appunto, nella stanza del pallonetto troviamo un pezzo di CRONACA SEMISERIA DI UN TORNEO DI CALCETTO fra gli Ex Allievi delle 4 Scuole Militari: Nunziatella, Teulié, Morosini e Dohuet.

 LA MANO SU PIZZOFALCONE, nella stanza URBS, riporta pareri un po’ fuori linea, delle trasformazioni urbane e individua quale soluzione da esplorare.

Siamo ora nella STORIA.

 GRANDE E’ LA GUERRA riprende il racconto della Grande Guerra, la prima guerra mondiale, e sfata alcuni percorsi storici consolidati per entrare nell’iperbole del succo vero di quella Storia che nonostante fiumi di parole e di libri nasconde, fra le sue pagine, angoli che pungolano la curiosità di chi vorrà saperne di più e, forse-forse, stimola considerazioni un po’ inquietanti: due argomenti, la GUERRA IN LIBIA E LA STRANA MORTE DI ALBERTO POLLIO sono uno dei primi esempi di come a volte la Storia può ridursi a solo due fatti per capire il senso di tutti gli avvenimenti.

LA PRIMA MEDAGLIA D’ORO DELLA GRANDE GUERRA, invece, oltre a parlarci di una tecnologia delle armi che forse meriterebbe maggiore considerazione, il famoso fucile ’91 – Carcano,

ci dimostra come non sia vero che i nostri soldati fossero analfabeti e non consapevoli del loro impegno: scrivevano bene ed avevano sentimenti e cognizioni politiche assai puntuali. Il SERGENTE GIUSEPPE CARLI era di Barletta, abbastanza più giù di Torino. Era BERSAGLIERE, veloce, ma questa è metafora personale, con le gambe e col cuore verso la gloria: dài!, un altro pizzico di retorica fa bene ogni tanto!

Ma anche due quasi racconti personali, che sono storia, ci informano con dovizia di luoghi, di nomi e di date di quello che ancora avveniva 28 anni fa!, e che oggi è ancora in agguato in LIBANO, il paese dei cedri.

 Ma la guerra è anche racconto. E fantasia, Come quella che ci parla di una stroria vera in cui si immagina (forse per fare una sviolinata al nostro Direttore Responsabile !!!) che l’attore protagonista sia un Bersagliere………da qui la risposta dalla Redazione che ricorda un po’ di strana alleanza fra gli Alpini ed i Bersaglieri nella seconda guerra mondiale, sempre lì, nel gelo della steppa.

 Viaggiamo nella Napoli dei vicoli, I VICHI, con slanci di tenera poesia e sprazzi di velata melanconia, senza abbandonare la fantasia ed i colori della Napoli di ieri, che è anche quella di oggi: basta raccoglierla e conservarla.

 Continuiamo a riproporre I CANTOS di un Ex Allievo che sciorina versi a catinelle, siamo al CANTO V, e che a fatica ci fa trovare disegni di tutte generazioni di Ex Allievi nunziatelli: sarà una commedia?, finirà, prima o poi?, no, le commedie nostre non finiscono mai!

E sempre un Allievo, ci fa capire perché non finisce il nostro teatro, che è vita di sentimenti veri, quelli di un giovane che scrive ad un Anziano che parte: tristezza e consapevolezza della sua Grande Storia nel Rosso Maniero, com’è quella di TUTTI gli Allievi di TUTTE le Scuole Militari.

 Ma il nostro teatro continua, nella stanza del SIPARIO, con i nostri figli, come in Darkness, la figlia di un nunziatello recita orma con scioltezza nell’arte della recitazione.

E come, nella narrazione, “la” Commissaria Salerno ci fa vivere un altro pezzo della sua storia che, guarda caso come rientra nella similitudine delle nostre parole, sembra dirci che A’DDA PASSA’ A NUTTATA!

 Però la storia e la poesia ci riportano, e noi lo proponiamo, ad altre scadenze, non solo la nostra mensile, a quella del 4 MAGGIO, dove a Napoli tradizionalmente si firmano contratti di locazione e ci si trasferisce di casa o si chiudono i negozi: da qui lo spunto per parlare del cuore, degli abbandoni amorosi, delle separazioni e….dei trasferimenti da una cella di punizione all’altra, quando venivamo puniti con la camera di punizione……..

 E, nota simpatica e di colore, qualche sprazzo di luce un po’ divertente, parlando DELLE PRUGNE SECCHE DI STRAULINO:Agostino Straulino, quell’Ammiraglio padrone del vento, che, ogni estate che si rispetti, sulle onde del mare sia la stella polare di tutti i marinai!

Ricordate?, nel primo numero affermammo che avremmo cominciato a navigare…….e,

navigando navigando, qualche sorriso divertito o di malcelata tristezza o di indignazione educata, vera satira e non dissacrazione offensiva, ci coinvolge con il solito SIMINARION, dei PIZZINI del suo archivio.

A voi il viaggio. Non costa niente……….