La conquista ottomana di Rodi

(1522)

di Lucio Martinelli

L’isola di Rodi, situata a meno di 20 miglia dalla Turchia era (ed è), per la sua posizione strategica, una spina nel fianco per i traffici marittimi dell’Impero Ottomano nell’Egeo. Misura soltanto 1400 kmq, ma da quando era nelle mani dei Cavalieri di San Giovanni era stata efficacemente fortificata tanto da renderla pressoché inespugnabile. Ne aveva fatto le spese il sultano Maometto II che l’aveva cinta d’assedio dal 23 maggio al 17 agosto 1480. Gli Ospitalieri, guidati dal Gran Maestro Pierre d’Aubusson, con appena 500 cavalieri e 2000 uomini d’arme, avevano respinto tre furiosi attacchi da parte di oltre 70.000 soldati musulmani con 160 galee, costringendoli alla ritirata e ad abbandonare il progetto di conquista dell’isola, dopo aver lasciato sul terreno più di 10.000 morti.