UNA PIACEVOLE PERFORMANCE DI UN “NUNZIATELLO”

NEL TERRITORIO DEL WEB

…………..e se un dì la Nunziatella chiamerà…

di Boris Mascia

Era la sera di sabato 7 gennaio 2017, ancora alle prese con le ultime gozzoviglie delle feste natalizie…quando, vagando svogliatamente su internet a caccia di qualcosa di interessante da aggiungere alla mia voluminosa collezione di “cimeli delle due guerre mondiali e della Nunziatella” leggo un’inserzione incredibile…

http://www.ebay.it/itm/Medaglia-d-ORO-e-2-Argento-Al-Valore-Militare-a-Maurizio-De-Vito-Piscicelli-/122301497615?hash=item1c79bcc10f:g:-e0AAOSwjDZYdRKH

Trasalgo, e ancora incredulo corro a prendere l’ultima fatica del nostro storico Catenacci – l’Annuario edito nel 2016 – per verificare nome e corso di appartenenza…eh sì è proprio Lui…quel Maurizio de Vito Piscicelli, ex allievo corso 1884-87, insignito di due medaglie d’argento al valor militare durante la Guerra Italo-Turca e soprattutto Medaglia d’Oro alla memoria per l’eroica definitiva azione su Kamno Alto del 24.10.1917… che gli costò la vita.

Come ci insegnavano alla Nunziatella…”dulce ed decorum est pro Patria mori”.

 

 

Era il 24 ottobre 1917.

Il giorno disastroso di Caporetto…

 

Dal sito del Nastro Azzurro:

M.O.V.M. Maurizio de Vito Piscicelli, da Napoli, tenente colonnello di cavalleria.

Con alto spirito militare, per maggiormente giovare alla causa della Patria, volle assumere il comando di un battaglione di fanteria cui dette ognora il più fulgido esempio di abnegazione e di devozione al dovere. Nelle tragiche ore di una disperata resistenza, unendo alla sagacia del comandante le virtù dell’eroe, sostenne alla testa del proprio reparto il violento cozzo di preponderanti masse nemiche; circondato ed invitato alla resa, rispose intensificando il fuoco delle mitragliatrici rimastegli, deciso all’estremo olocausto. Colpito a morte, cadde abbracciato ad un’arma, ed il suo ultimo grido di <Viva l’Italia!> lanciato ai sopraggiungenti avversari, mostrò ad essi come sanno morire, pur nell’avversa fortuna, i soldati d’Italia. – Kamno Alto 24 ottobre 1917.

Uno dei nostri più fulgidi eroi, il suo nome inciso sul Masso del Grappa all’ingresso della Scuola; più e più volte dal 2015 quel nome è riecheggiato tra le cime dolomitiche, sul Grappa, sul Carso e in ognuno dei “Luoghi della Grande Guerra” ove ci siamo ritrovati con il 2Pizzi indossato e le insegne della Nunziatella a ricordare i Nostri Fratelli caduti per la Patria, nel corso delle varie iniziative per il Centenario della I^ Guerra Mondiale.

E su quel Masso insanguinato anche in nome di tutti gli Eroi sconosciuti di quel 24 ottobre di 100anni fa!

A quel punto, chiarito a me stesso di Chi fossero le insegne del Valore, finite per ventura in un’asta pubblica su internet…in balia dei barbari, alla mercé di qualche commerciante/collezionista senz’anima e comunque “indegno di possedere simboli di un cotal valoroso”… ho cominciato subito il tamtam informativo con chi ritenevo dovesse sapere e potesse prendere qualche iniziativa…l’Associazione, la Fondazione, amici vari, iscritti e non…

Certo è stato da subito che quelle medaglie, poiché ormai probabilmente addirittura dimenticate dai discendenti dell’eroe, evidentemente vendute chissà quando a chissà chi per vicende di avversa fortuna in tempi passati, dovevano esser salvate dall’oblio e riportate ove tutto aveva avuto inizio, ove il seme di quel coraggio, di quel senso del dovere e dell’Amor di Patria incondizionato ed assoluto era stato impiantato…alla Nunziatella, per lì esser conservate definitivamente a monito ed esempio delle generazioni future di Allievi, Ex Allievi, Cittadini Italiani.

Allértati quindi il Presidente Ortis, Catenacci, gli amici della Sezione Veneto e altri…abbiamo lanciato un appello generale a Tutti gli Ex Allievi (iscritti e non all’Associazione…perché Ex Allievi lo sì è a prescindere dai bollini ma lo si dimostra solo quando si è sensibili agli appelli della Casa madre!)…per partecipare ad una sottoscrizione spontanea e assolutamente libera per raggranellare quanto bastasse a “stare nell’asta” e recuperare il medagliere.La risposta è giunta immediata, numerosa e generosamente significativa da parte di singoli Ex Allievi e Sezioni, per dare un segno di presenza e disponibilità.Alla fine, forti dei moltissimi impegni a donare, abbiamo partecipato e vinto l’asta recuperando con soddisfazione ed emozione le medaglie del Nostro eroico Fratello di DuePizzi.

Oltre all’auspicato risultato, la cosa bella è stata proprio questa incondizionata voglia di esserci… anzi di essere un corpo unico, una forza unita per raggiungere lo scopo, manifestata dai tanti Ex Allievi che hanno aderito senza se e senza ma all’appello. Grazie a questo spirito, cui sempre Tutti ai raduni, alle cene, alle riunion di classe e di corso, inneggiamo nella strofa del Canto dell’Addio ….

“…e se un dì la Nunziatella chiamerà

noi Ex Allievi tutti uniti…

….siamo riusciti a recuperare un pezzo di cuore, le medaglie di “un nostro Anzianissimo”, un tassello della nostra storia di Nunziatelli ma anche e soprattutto un momento di storia d’Italia cui Noi Nunziatelli abbiamo contribuito col sudore e col sangue!Anzi, data la grande generosità dimostrata dai molti che hanno aderito all’iniziativa, si è persino potuto creare un piccolo fondo dedicato per il futuro ad iniziative di questo genere.Senza troppa prosaica retorica, credo comunque che anche questo tipo di sforzi faccia bene per rinfocolare il comune senso di appartenenza e di ideale fratellanza nunziatellica.

E allora quelle medaglie, simbolo del supremo eroismo di uno di Noi, prestissimo troveranno degna collocazione nel Museo della Nunziatella, auspicabilmente a seguito di cerimonia ufficiale, e saranno al contempo dimostrazione tangibile ancora una volta dell’attaccamento di Noi tutti al Rosso Maniero e del fortissimo vincolo tra tutti i Fratelli di 2Pizzi, passati, presenti, futuri.

 

 

Sempre dal sito del Nastro Azzurro le motivazioni delle due medaglie d’argento al valor militare:

Maurizio De Vito Piscicelli , da Napoli, capitano comandante dello squadrone dei Savari

– Si comportò molto valorosamente al comando dello squadrone dei Savari nel combattimento delle Due Palme (12 marzo 1912). – Aveva già dato prova di molto coraggio in un conflitto fra carabinieri e contrabbandieri, gettandosi poi in mare per salvare un carabiniere pericolante. – Bengasi 11 febbraio 1912.

– Ferito nel combattimento di KabaraRuidat (30 agosto 1912), proseguiva arditamente col proprio squadrone dei savari contro nemico finché cadde ferito una seconda volta

N.D.R.: Maurizio De Vito Piscicelli , è stato compagno di corso della Nunziatella di Federico Baistrocchi che nella Grande Guerra ebbe: 3 M.d’A.V.M., 1 promozione merito di guerra, 2 croci al Valore-

Boris Mascìa,

Nunziatella, 1986-89