FEBBRAIO 2017

 

 

Questa l’immagine che ci è stata trasmessa da Irene, una cittadina di Todi che, come noi, ha avuto un gesto di sorpresa nel vedere immagini inusuali di una architettura italiana. L’aveva ricevuta da alcuni amici in gita nella vicina Toscana e ci siamo riproposti di offrirla all’attenzione dei nostri lettori.

Ma, chissà, guarda caso pochi giorni dopo, il Castello di Sammezzanoè stato pubblicizzato in un servizio di un grande giornale on-line, Corriere.it: quando forse le coincidenze a volte non sono casuali. Così ci piace pensare, per parlarne ancora, e da qui scoprire altri spunti per scrutare il mondo di orizzonti nascosti.

Per ora questo mese ci porta a scrutare verso confini che hanno accompagnato la Storia del Mondo nel suo divenire. Per questo è stato ripreso uno spunto dal ricordo doveroso di gennaio sulla scomparsa di Gerardo Marotta e quindi sul mondo della cultura napoletana del XVIII secolo, quando ILLUMINISMO & MASSONERIA, secondo Mimmo D’Angelo hanno condizionato, e forse condizionano sempre, la Storia del mondo,

stimolando però le coscienze ad avvalersi del “libero arbitrio”.

Non a caso il mese di febbraio, FEBBRAIO ARDENTE, coincide, secondo arsemin, firma di riserva del D.R. Nunzo Seminara, con “agitazioni” che alimentano nuove discussioni proprio fra le Istituzioni ed i Massoni, mentre alcune riflessioni sul procedere delle grandi opere pubbliche, doverosamente accantonate nel dopo-sisma di Amatrice e Norcia, sono comunque non solo congelate, ma “ricicciano” ogni tanto, per ricordare che nel silenzio proseguono a rivendicare costi non revocati: IL PONTE A SINGHIOZZO, riprende articoli sparsi da una 20ina d’anni e riordinati non proprio “a casaccio” da Nunzio Seminara. Prosegue il viaggio sui luoghi nascosti, ma non tanto, della nostra Italia: da MONTAGNANA, con le parole entusiaste e puntuali di Lucio Martinelli e GIRIFALCO, un po’ più nascosta e qui riproposta da una edizione di 21 anni di una pubblicazione calabrese, degna di attenzione proprio perché in assonanza stretta con “il pezzo” di apertura di Mimmo D’Angelo. Quindi Dora Cartella, sempre appassionata, precisa e coinvolgente sulla napoletanità ci parla di un fatto di cronaca, IL TOPOLINO DI NAPOLI, per la cronaca di costumanze dei “vichi” Antonio Borrelli, che con sobrietà e calore canta dal suo balcone di Via Atri.

Infine, il pizzing di febbraio parla di cose serie, vere, divertenti, ma anche foriere della depressione sociale e politica di oggi.

Stavola niente guerra. Niente Pizzofalcone.

Ma i motori delle rotative sono in marcia per l’edizione di marzo conPrima del Piave, appunti sulle disattenzioni della sua Storia, e Il plotter col bianchetto della Pinotti”, e non solo.

Buona lettura.